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Villasor

Le prime tracce di insediamento del territorio di Villasor, paese del Campidano di Cagliari, risalgono alla civiltà nuragica.

La più rilevante di queste testimonianze è il complesso denominato Su Sonadori, in località S’Acqua Cotta, a circa 12 chilometri dal paese, in direzione di Villacidro. Esso è costituito da una torre centrale con diametro di dieci metri, circondata da un bastione formato da sei torri, diverse per forma e dimensione, collegate da una cortina muraria. Attorno al complesso restano ben visibili i resti del villaggio, costituito da capanne a pianta circolare. Il sito è inquadrabile tra l’età del Bronzo medio e il Bronzo recente.

Altri nuraghi ben conservati sono quelli di Monte Zippiri e Monte Zippireddu e quelli di Carronca Simoi.

È stata anche rinvenuta una tomba di giganti in cattivo stato di conservazione sita nel fondovalle di Gutturu Longu.

Uno dei siti più importanti dal punto di vista scientifico è però il ripostiglio di Su Scusorgiu, da cui provengono quaranta spade, forse in origine raccolte dentro un orcio, legate con una fascetta metallica. Questi oggetti erano destinati a essere fissati, mediante una colatura di piombo, in posizioni molto evidenti sopra le strutture templari, come segno distintivo di venerazione per i frequentatori del sito. La cronologia di questo ripostiglio è incerta: una datazione nel Bronzo tardo è la più verosimile.

Il territorio venne sfruttato poi per la coltivazione cerealicola in epoca punica e in epoca romana.

Sono infine noti i resti di un ponte in località Ponti Perda e di un piccolo insediamento presso la sorgente termale di S’Acqua Cotta.

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