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Presentazione e missione

I Musei Nazionali di Cagliari, comprendenti il Museo Archeologico, la Pinacoteca, lo Spazio San Pancrazio, l’ex Regio Museo e gli spazi di Porta Cristina, sono un Istituto del Ministero della Cultura dotato dal 2019 di autonomia speciale.
Le sedi museali si trovano nell’antico quartiere di Castello, all’interno della Cittadella dei Musei realizzata tra il 1956 e il 1979 con il recupero del regio Arsenale e delle mura medievali su progetto degli architetti Libero Cecchini e Piero Gazzola.
Il patrimonio museale è ricco e variegato, comprende la collezione archeologica, la collezione pittorica, la collezione etnografica, composta da gioielli, cestini, tessuti, armi, mobilio e la collezione lapidea.

 

Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari condivide scopi e mission con la definizione di Museo data dall’ICOM:

Un museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto”.

I Musei Nazionali di Cagliari sono un museo liquido, un museo che si trasforma per essere sempre più inclusivo, da ogni punto di vista: fisico, sensoriale, cognitivo, digitale.
Sono uno spazio per bambini, anziani, stranieri, per diversamente abili, e per questo multiforme e liquido, in grado di assumere forme e dimensioni differenti per rispondere alle esigenze di ogni suo visitatore.
Qui l’uso delle tecnologie sostenibili e rinnovabili è finalizzato a favorire la conoscenza del suo patrimonio.
Sono un museo che si impegna a crescere insieme ai suoi visitatori, per rendere il racconto museale un’esperienza unica che diventa abitudine. Sono anche uno spazio sociale all’interno della città, che promuove eventi, attività formative e ludiche.

La loro missione è conservare e raccontare il patrimonio culturale della Sardegna, essendo fortemente consapevoli della loro funzione di connessione con il territorio e con il resto del mondo, soprattutto con quello che si affaccia sulle sponde del Mediterraneo, incontro di culture e popoli.
È qui che la frase di Fernand Braudel acquista significato:
Che cosa è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre. Viaggiare nel Mediterraneo significa incontrare il mondo romano in Libano, la preistoria in Sardegna, le città greche in Sicilia, la presenza araba in Spagna, l’Islam turco in Iugoslavia…Significa incontrare realtà antichissime, ancora vive, a fianco dell’ultramoderno…

 


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