Notevoli sono le testimonianze archeologiche, risalenti all’epoca prenuragica e nuragica, presenti nel territorio di Teti, comune della Barbagia in provincia di Nuoro.
I ritrovamenti più antichi, appartenenti a un periodo che va dal Neolitico medio (4800 – 4300 a.C.) al finale (4000 – 3300 a.C.), sono stati scoperti durante gli scavi nei pressi della tomba di giganti di Atzadalai. Si tratta in particolare di vari menhir antropomorfi in granito, asce di pietra, punte di freccia in ossidiana e strumenti in selce o in ossidiana utilizzati per la lavorazione delle pelli. Il ritrovamento più importante riguarda un idoletto con sembianze femminili, realizzato in roccia vulcanica, interpretata come “dea madre dormiente” e risalente al Neolitico medio.
Uno dei più importanti siti di epoca nuragica dell’intera Sardegna è il santuario di Abini, a una decina di chilometri dl paese di Teti. Si ritiene, per l’abbondanza dei manufatti in bronzo ritrovati a più riprese, che fosse un luogo di culto “federale” e meta di pellegrinaggio dei diversi clan familiari nuragici che abitavano l’isola nella prima età del Ferro. I culti che si praticavano dovevano essere legati all’acqua; infatti, il fulcro è il tempio a pozzo, chiuso da un recinto con sedili in pietra e vaschette per la raccolta dell’acqua sacra. Rimane conservato fino a oggi parte dell’abitato, ubicato all’esterno del recinto sacro.
Da questo sito provengono numerosi bronzetti votivi, datati tra il 10° e il 7° secolo a.C., raffiguranti una notevole varietà di soggetti: arcieri, guerrieri con scudo e spada, sacerdotesse, offerenti, oranti, capitribù e demoni eroi. Essi, insieme a spade, puntali di lancia, panelle in rame, spilloni e stiletti, faretrine e pugnaletti miniaturistici, manici in bronzo pertinenti ad arredi lignei e altri reperti, sempre provenienti dal santuario, sono attualmente esposti nei Musei Nazionali di Cagliari.
Altro luogo di rilevante importanza è il complesso nuragico di S’Urbale, risalente a un periodo compreso tra l’età del Bronzo finale e la prima età del Ferro: in associazione ai resti del villaggio, costituito da circa 50 capanne, si trovano anche un nuraghe e una tomba di giganti.
Il territorio di Teti è contraddistinto dalla presenza di numerosi altri siti archeologici, come i nuraghi Alineddu, Funtana Bona, Istei, Istecori e Turrìa, e i villaggi nuragici di Su Carrazzu e di Su Ballu.