Il primo centro abitato nel territorio di Siamanna, comune dell’Oristanese, fu probabilmente fondato in epoca romana, lungo la strada che collegava Fordongianus (Forum Traiani) con Usellus (l’antica Colonia Iulia), tuttora indicata come “sa ia de is Romanaius”. Il toponimo Siamanna deriverebbe quindi dall’unione delle parole “sa ia” o “s’ia” (la via), in riferimento alla strada romana che fiancheggiava l’antico insediamento e “manna” (grande), in riferimento alle sue dimensioni.
Furono però i nuragici, molto più anticamente, i primi a popolare il territorio di Siamanna; a testimonianza di questi insediamenti rimangono numerosi nuraghi, fra i quali uno dei più importanti, il nuraghe “Santu Anni” o San Giovanni, della tipologia monotorre e realizzato con blocchi di basalto, sorge vicino all’omonima chiesetta campestre.
Altri nuraghi attestati sul territorio sono il nuraghe Auredda, Concu, Crogana, Curreli, Monte Qua Sigu, Paba de Soli, Pajolu, Pitzu Cau e Santa Vittoria; essi formano una sorta di cintura dell’abitato.
Di epoca punica sono le numerose tombe ritrovate nel centro del paese e in varie località del circondario.