Sarroch è un comune a una ventina di chilometri da Cagliari, sul versante occidentale del golfo degli Angeli, ed è oggi particolarmente noto per il grande polo industriale che vi ha sede.
Il territorio di Sarroch fu abitato fin dall’età del Rame (2500-2000 a.C.) come testimoniano le ceramiche di cultura Monte Claro costituenti il corredo di una sepoltura in cista litica, forse parte di un’ampia necropoli con relativo abitato.
È però all’età nuragica che si riferiscono i ritrovamenti più importanti. Il territorio di Sarroch si caratterizza infatti per la presenza di 45 siti nuragici, tra i quali 16 nuraghi, 19 tombe dei giganti e alcuni templi a pozzo.
Per quanto riguarda i nuraghi, si ritrovano sia strutture tipiche, ossia nuraghi a tholos monotorri o complessi, dotati cioè di mastio centrale e cortine murarie intervallate da torri di dimensioni minori (tra i più famosi Sa Dom’e s’Orku e Antigori), sia protonuraghi.
I nuraghi si dispongono soprattutto lungo la fascia costiera, su alture rocciose, in punti strategici per un controllo sistematico del territorio e delle risorse.
I villaggi sorgono sia nei pressi dei nuraghi, sia in punti più favorevoli allo sfruttamento delle risorse.
Per quanto riguarda le tombe dei giganti, invece, si segnalano la tomba de Su Rei o San Liberno, perfettamente orientata verso l’alba del solstizio d’inverno, e la tomba di Monte Arrubiu II.