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Oschiri

Il territorio di Oschiri, centro della provincia di Sassari ai piedi del Monte Limbara, al confine tra Logudoro e Gallura, mostra tracce che risalgono al Neolitico con un gran numero di domus de janas, le sepolture a grotticella scavate nella roccia, poste sulle alture della zona. I siti più rilevanti sono le necropoli di Malghesi e di Pedredu, rispettivamente con 25 e 13 domus de janas, oltre a Monte Cuccu, Monte Ulìa e Berre, in cui sono presenti anche menhir e dolmen.
All’età nuragica risalgono una sessantina di siti, tra nuraghi a corridoio, nuraghi a tholos, insediamenti ed edifici cultuali, posti generalmente sulle alture. Presso il nuraghe Lughéria è stato rinvenuto un bronzetto dalla forma unica di carretto miniaturistico con quattro ruote, scoperto durante degli scavi ottocenteschi promossi dal generale Alberto La Marmora.
In età romana sul colle di San Simeone era stata installata la stazione di sosta di Luguido, tappa fortificata lungo le vie dell’asse est-ovest. Oltre alla stazione di sosta era presente il castrum che ospitò la III cohors Aquitanorum, la Ligurum Equitata e la I Sardorum.
Il particolarissimo complesso di Santo Stefano rimane invece di difficile inquadramento anche a causa dell’assenza di studi sistematici. È tradizionalmente considerato un sito megalitico prenuragico, ma altri studiosi collocano queste incisioni geometriche in epoca bizantina.

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