Bentornati al nostro consueto appuntamento con i reperti del Museo Archeologico di Cagliari.
Oggi il nostro tour virtuale fa tappa davanti al gruppo dei bronzi di Monte Sa Idda, un piccolo rilievo collinare nel territorio di Decimoputzu, piccolo comune del Campidano di Cagliari.
Nella località si trova anche un nuraghe, ma la zona è conosciuta soprattutto per la scoperta casuale di un ripostiglio di manufatti nuragici destinati alla rifusione: gli oggetti sono infatti spezzati o logorati dall’uso e sono mescolati al rame grezzo conservato sotto forma di panelle.
Il ripostiglio, rinvenuto nel 1914, comprende 174 oggetti, cui vanno aggiunti almeno 15 kg di metallo in frammenti o in panelle. La tipologia degli oggetti ci permette di datarli all’età del Ferro, tra 10° e 8° secolo a.C., anche se questa scorta di metallo fu sepolta nel corso dell’8° secolo.
Nella vetrina sono presenti manufatti di origine o influenza occidentale (Francia e Penisola iberica), oggetti di tradizione orientale, insieme ad altri di produzione tipicamente locale.
I reperti esposti comprendono panelle, asce di varia tipologia (a occhielli, piatte con spuntoni laterali, asce a tallone, a cannone con occhielli laterali), spade, pugnali e lance.
Vi sono anche scalpelli, uno spiedo, falci e seghe, oltre a frammenti di vasi e una serie di oggetti il cui significato non è certo: tra questi, forse, teste di spilloni, passanti per le briglie, un tendi arco.
Di un frammento di bronzetto, probabilmente una figurina di arciere esposto nella vetrina a fianco, abbiamo parlato nelle puntate precedenti.