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L’inattesa scoperta: il viaggio archeologico di Daniela Zedda nell’ultimo miglio – Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio
27 novembre 2025

Giovedì 27 novembre ore 17:00 vi aspettiamo presso la Sala Ferruccio Barreca all’Ex Regio Museo in Piazza Indipendenza a Cagliari per l’incontro “L’inattesa scoperta: il viaggio archeologico di Daniela Zedda nell’ultimo miglio”.

 

Maria Antonietta Mongiu, archeologa, componente del CdA Musei nazionali di Cagliari, e Luisa Zedda, componente Gruppo di lavoro Archivio Daniela Zedda, terranno l’incontro nell’ambito della rassegna “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” a cura di Maria Antonietta Mongiu e di Francesco Muscolino.

 

Quanto accadrà nella Lectio di giovedì 27 novembre sembra quasi un frammento di uno dei saggi del sociologo francese Jean Baudrillard. Anzi una sorta di epifania delle sue teorie. Non farà, infatti, solo emergere la complessità della figura di Daniela Zedda che i Musei nazionali hanno già avuto modo di sottolineare con una Lectio a più voci nella Basilica di San Saturnino all’indomani della scomparsa della fotografa. Perché l’obiettivo, secondo la filosofia dei Dialoghi di Archeologia Architettura Arte Paesaggio, è anche tematizzare il senso della parola scoperta specie se avviene frugando in un telefonino, strumento di consumo che abita, definitivamente, la sfera collettiva della comunicazione quotidiana tanto da farlo percepire, erroneamente, come banale. Quanto si vuole prospettare giovedì interpella se siano eccessivamente iconoclaste, proprio a partire dalle teorie di Baudrillard, le critiche ai miti fondanti la società dei consumi di cui fanno parte, in particolare, gli strumenti di comunicazione di massa. Ivi comprese le varie generazioni di telefonini sul cui uso è in corso una discussione a tratti eccessivamente moralistica e ideologica perché dimentica che si tratta di un mezzo. Sono nella memoria di quanti seguono le attività dei Musei nazionali di Cagliari due frammenti di archeologia televisiva che ci hanno restituito due interviste di Ferruccio Barreca, realizzate da una neonata emittente televisiva: Videolina. Quelle registrazioni venivano dopo un’intervista a Giovanni Lilliu del 1966, forse in Super 8, a difesa della necropoli di Tuvixeddu versus la Cementeria, in attività fino al 1972. Saranno gli strumenti più usuali della società di consumi a contribuire alla creazione di teche e archivi? Certamente. Non è un caso che i programmi di digitalizzazione promossi anche con il PNNR stiano contribuendo a contenere la dispersione delle documentazioni convenzionali. Venendo a giovedì 27 novembre il racconto è breve. Era il 6 dicembre del 2023 quando Daniela Zedda fece un viaggio nelle vetrine e negli spazi dei Musei nazionali di Cagliari. Stava prendendo corpo il Progetto Plissé Semper Plissé, ideato da Maria Antonietta Mongiu, Alessandro Lai, Francesco Muscolino e che sarà presentato nei prossimi giorni. Quell’itinerario intellettuale si può riassumere in ore passate a scomporre grammatiche e sintassi di decine di reperti conservati nelle vetrine, senza che nessuna di queste venisse aperta per cercare di simulare l’occhio di un visitatore che quei manufatti, distanziati da sé, percepisce negli elementi essenziali. Ognuno i suoi. La vista in un museo di oggetti materici dà l’illusione che siano reali nel senso che sembrano corrispondere ad una realtà e non invece ad una complessità spesso difficile da comprendere. L’impressione è confermata da didascalie che, in verità, danno solo quell’illusione; a prescindere dalle compiutezze/incompiutezze che contengono. Quello scavo in alcune vetrine fu, come i pochi scavi effettivamente generativi, un processo anticipatorio perché registra la distanza tra quello che pensiamo sia reale e la percezione che il pensiero restituisce e conserva. Chi risarcisce i distanziamenti? Spesso l’immagine, comunque e con qualsiasi strumento, l’abbiamo registrata. Dopo qualche tempo, se e quando è intelligente, come quelle che ci ha lasciato Daniela Zedda in un telefonino, diventa una scoperta di importanza storica non diversa dai manufatti che registra.

 

L’incontro si terrà alle ore 17:00 presso l’Ex Regio Museo oppure potrà essere seguito da remoto in diretta streaming su Facebook e YouTube.

 

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