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Dalla scrittura cuneiforme agli algoritmi dell’IA. Seimila anni di sviluppo del linguaggio come motore del progresso economico e civile
Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio24 aprile 2025

Giovedì 24 aprile ore 18:00 vi aspettiamo presso la Basilica di San Saturnino in piazza San Cosimo a Cagliari per l’incontro “Dalla scrittura cuneiforme agli algoritmi dell’IA. Seimila anni di sviluppo del linguaggio come motore del progresso economico e civile”.

 

Paolo Savona, Professore emerito di Politica economica della LUISS Guido Carli, terrà l’incontro nell’ambito della rassegna “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” a cura di Maria Antonietta Mongiu e Francesco Muscolino.

 

La nascita e l’evoluzione dei linguaggi hanno rappresentato il motore del progresso umano negli ultimi seimila anni, dopo l’esperienza delle pitture rupestri e dei geroglifici egiziani. Gli ostraka rinvenuti nel tempio rosso di Oruk, città poco distante dal fiume Eufrate, sede dei Sumeri, sono la prima forma di scrittura di una civiltà stanziale, e risalgono a quattromila anni a.C. I caratteri cuneiformi incisi su tavolette di creta testimoniano l’esistenza di un bene lasciato in custodia presso il tempio, luogo di culto ma anche magazzino di custodia della produzione pastorale e agricola. Gli scribi erano sacerdoti, ma anche contabili. Gli ostraka erano equivalenti alla moneta come serbatoio di valori e mezzo di scambio. Agevolavano il baratto, creando una forma primordiale del mercato capitalistico dove non si scambia più merce contro merce, ma contro un’unità di conto usata per indicare il prezzo. Saltando cinque dei seimila anni di sviluppo del linguaggio, si perviene ai progressi della matematica ottenuti nel XVII secolo da Newton, che inventò il calcolo infinitesimale. È il propugnatore della nascita di un linguaggio universale basato sul linguaggio matematico, un obiettivo che sembra alla portata dell’odierna Scienza dei dati o, se si preferisce, dell’Intelligenza Artificiale (IA). A questo linguaggio dei linguaggi diede un contributo significativo il Circolo di Vienna, fondato nel 1922 e animato dal tedesco Moritz Schlick, propugnatore del positivismo logico. Il Circolo esaltò il ruolo della scienza come base della conoscenza, investendo molti aspetti del sapere e dell’arte e aprendo la strada alla comprensione delle regole del linguaggio, unite alla conoscenza dei modi in cui opera il cervello umano che è alla base dell’IA. Schlick era allievo del fisico Max Planck, che scoprì i fotoni nel 1900, saldando le sue conoscenze con quelle delle scoperte atomiche e nucleari, alle quali Fermi e i “ragazzi di Via Panisperna” diedero un contributo rilevante. Questi studi generarono una matematica speciale per la fisica, oggi usata da una nuova forma di analisi dei fatti economici, battezzata econofisica.  In verità chi gettò le basi della rilevanza del linguaggio nella ricerca scientifica fu il tedesco Gottlob Frege, che nel 1879 pubblicò Begriffsschrift (Scrittura per concetti), al quale si ispirarono

Bertrand Russell e Ludwig Wittgenstein, nonché molti del Circolo di Vienna che ebbe molti scienziati eccellenti, in particolare due punte di diamante del sapere come Albert Einstein e Sigmund Freud. Da quel momento si avviò un dibattito che raccolse i fermenti degli studi di logica formale come disciplina che studia le strutture e le forme del ragionare corretto. Per arrivare ai nostri giorni Alan Turing svetta su tutti e nel 1936 (quando Keynes pubblicò la Teoria generale) propose la sua macchina, che nel 1940 decifrò il codice tedesco Enigma contribuendo alla vittoria delle Forze alleate. Era il prototipo della Intelligenza Artificiale. La qualificazione viene oggi interpretata come sostituiva della mente umana, mentre ha compiti integrativi; perciò, sarebbe più appropriato usare la definizione di Intelligenza Umana Rafforzata (IUR).

 

L’incontro si terrà alle ore 18:00 presso la Basilica di San Saturnino oppure potrà essere seguito da remoto in diretta streaming su Facebook e YouTube.

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