Bentornati con noi nel viaggio virtuale all’interno del Museo Archeologico di Cagliari.
Oggi vi faremo osservare da vicino un reperto proveniente dalla necropoli di Tuvixeddu a Cagliari.
Si tratta di un rasoio in bronzo con il manico che riprende il collo di un ibis con il becco allungato e lievemente aperto.
I rasoi, oggetti legati alla toeletta, sono molto diffusi in ambito punico. In Sardegna la loro presenza comincia a partire dal 6° secolo a.C., soprattutto nei corredi funerari indifferentemente in sepolture femminili o maschili.
La forma del rasoio punico è derivata dal “rasoio” egiziano del Nuovo Regno con una trasformazione che lo porta ad essere un oggetto raffinato e spesso arricchito da elaborate decorazioni incise sulla lama e manici dalla forma sinuosa raffiguranti animali quali cigni, ibis e anatre. Enrico Acquaro studiando i rasoi del Museo di Cagliari ha inoltre rilevato che il bronzo di cui sono composti contiene piccolissime percentuali di stagno, tanto da poter considerare “i rasoi sardi fusi in bronzo accidentale”.