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#racconti dal Museo Archeologico di Cagliari. Puntata 44

Continuate a seguirci nel nostro tour virtuale del Museo Archeologico di Cagliari.

Quest’oggi vediamo da vicino un reperto della Cagliari preistorica.

Si tratta di una collana con elementi in conchiglia ed osso risalente all’età del Rame finale (cultura del vaso Campaniforme seconda metà del 3° millennio a.C.).

Il promontorio di Sant’Elia a Cagliari fu assiduamente frequentato per tutto il periodo prenuragico a partire dal Neolitico antico.
Tracce archeologiche si trovano soprattutto nelle grotte naturali che si aprono nella roccia calcarea, alcune proprio di fronte al mare. Tra le tracce di frequentazione umana e in particolare tra i resti di pasto sono decisamente molto abbondanti i gusci di molluschi, di specie comuni, ma anche alcune non più presenti o attualmente poco frequenti nel Mediterraneo.

Le conchiglie erano utilizzate anche come ornamento, a comporre collane notevolmente ricche e preziose.

Durante la cultura Campaniforme le collane ricavate da conchiglie, da canini di volpe, da molari atrofici di cervo, da zanne di cinghiale e da pietre dure sono spesso presenti come corredi nelle sepolture.

La presenza di ornamenti nei corredi tombali è prova del loro carattere prestigioso e indicante uno status sociale elevato.
Gli elementi dei gioielli sono ricavati soprattutto da valve di tellinacei forati da organismi marini, ossia conchiglie comunemente presenti nelle nostre spiagge.

 

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