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#racconti dal Museo Archeologico di Cagliari. Puntata 40

Nel nostro viaggio virtuale tra i reperti del Museo Archeologico di Cagliari oggi osserveremo da vicino il diploma militare di Tunila, una lamina di bronzo costituita da tre frammenti e purtroppo mancante di uno, esposta nella vetrina dedicata ai primi secoli dell’età imperiale romana.

Il diploma esposto al Museo Archeologico di Cagliari fu ritrovato a Dorgali (NU), in località San Giovanni – Su Anzu in un anno imprecisato non molto prima del 1830, quando venne donato dal Cappellano Maggiore della chiesa di S. Efisio a Cagliari al Regio Museo Archeologico che all’epoca si trovava presso il museo di mineralogia dell’Università di Cagliari.
I diplomi militari erano costituiti da due lamine di bronzo fermate da sigilli che ne dimostravano l’autenticità. Ogni lamina è iscritta su entrambe le facce, quindi il diploma è composto da quattro pagine, due interne e due esterne, recanti sostanzialmente il medesimo testo.

Nel diploma si attesta la concessione da parte dell’imperatore in carica della cittadinanza romana per il soldato e per i suoi discendenti. Le truppe ausiliarie, a differenza delle legioni, erano infatti reclutate fra i peregrini, e inoltre, strettamente collegato a ciò è il conubium, ovvero il diritto al matrimonio legittimo con una sola donna. Il conubium era molto importante in quanto, a causa di una legge Minucia del 90 a. C. i figli di un matrimonio misto seguivano la condizione del genitore più umile. Quindi i soldati, pur avendo ottenuto la cittadinanza romana non avrebbero potuto trasmetterla sposando una non cittadina, cosa che accadeva abitualmente tra le truppe di stanza nelle province.
La concessione dello ius conubii era periodicamente elargita come premio a coloro che avevano prestato servizio militare da almeno 25 anni nelle truppe ausiliarie, congedandosi con l'”honesta missio” cioè onorevolmente.

Del diploma di Tunila rimane solo una delle due lamine. Ciononostante la maggior parte del testo è leggibile. Esso si apre con la titolatura dell’imperatore Nerva che concede il diploma, che resse l’impero dal 96 al 98 d. C.
Segue l’elenco delle coorti di stanza in Sardegna i cui soldati sono destinatari del provvedimento: la I gemina Sardorum et Corsorum e la II gemina Ligurum et Corsorum. Viene riportato anche il nome del governatore provinciale della Sardegna, Tiberio Claudio Servilio Gemino. Viene poi riportata la formula della concessione di civitas e conubium, la data precisa del provvedimento con l’anno indicato dalla coppia consolare: il 10 ottobre del 96 d. C.
Qui inizia la parte dedicata al singolo titolare del diploma, sappiamo così che il soldato Tunila militò presso la II gemina Ligurum et Corsorum, coorte ausiliaria di stanza in Sardegna. Tunila era “caresius” cioè originario di una località denominata probabilmente “Cares” che pare si debba collocare nella zona di Orosei, vicino al fiume Cedrino.
La formula conclusiva ci svela che il diploma è “ricopiato e certificato conforme alla tavola di bronzo originale affissa a Roma sul muro dietro il tempio del Divo Augusto dalla parte del tempio di Minerva”. Si tratta dunque della copia consegnata al soldato, la cui conformità all’originale è attestata da 7 testimoni, i cui nomi erano riportati sull’extrinsecus, a noi non pervenuto.

 

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