Giovedì 7 novembre ore 17:00 vi aspettiamo presso la Basilica di San Saturnino in piazza San Cosimo a Cagliari per l’incontro “L’indagine linguistica, madre di tutte le archeologie: le fonti vediche”.
Tiziana Pontillo, Ordinaria di Lingua e Letteratura Sanscrita, Direttrice del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, terrà l’incontro nell’ambito della rassegna “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” a cura di Maria Antonietta Mongiu e Francesco Muscolino.
Il ruolo dell’indagine linguistica ha spesso attraversato i Dialoghi di Archeologia Architettura Arte Paesaggio. Perché è la madre di ogni pratica di scavo e, di conseguenza, di tutte le archeologie ove si pensi ai tanti vocaboli ancora in uso che, pur agiti nella quotidianità, recano tracce retrodatabili a migliaia di anni. Forse per questa ragione esiste un ampio segmento di popolazione che si appassiona alle stratificazioni archeologiche quanto a quelle linguistiche. In molti casi si registrano produzioni dilettantistiche che, talvolta, pretendono di sostituirsi a quelle accademiche.
Ben per questo in entrambi i campi sarebbe davvero più utile che le pratiche professionali e scientifiche si misurino, sistematicamente, nella corretta divulgazione. È altrettanto opportuno interrogarsi sulla necessità di fornire adeguate informazioni ove si tratti di luoghi e di temi dove la possibilità delle mitopoietiche è in agguato. Riguarda ad esempio luoghi come l’India e l’universo dei Veda, entrati di recente nell’immaginario pop dell’Occidente. Per quanto riguarda il territorio dell’India, l’archeologia ovvero lo studio scientifico delle sue civiltà antiche attraverso le tracce delle rispettive culture è essenzialmente condotta su fonti testuali. Si hanno infatti reperti archeologici della cosiddetta Civiltà dell’Indo ma non testi fino al 1500 a.C. e poi testi ma non reperti della cultura Indo-Aria fino all’epoca cui risalgono le iscrizioni del grande sovrano Aśoka (III sec. a.C.). Escludendo l’ipotesi indigenista dell’origine degli Indo-Arii come discendenti dagli abitanti di Harappa e Mohenjo-Daro, l’unica chance di ricostruire la storia dei parlanti lingue indoeuropee in questa area si fonda su documenti letterari, precisamente sulle Samhitā (“raccolte”) in lingua vedica, tramandate oralmente fino al Il sec. d.C. Tale storia era considerata un perfetto continuum e le più antiche Samhitā vediche erano ritenute frutto di una medesima ondata migratoria di parlanti indoarii, ma oggi si postulano diverse ondate e si tenta di ricostruire quella che fu probabilmente la fase più antica di questa civiltà più che trimillenaria, che venne marginalizzata da parte del mainstream culturale brahmanico.
L’incontro si terrà alle ore 17:00 presso la Basilica di San Saturnino oppure potrà essere seguito da remoto in diretta streaming su Facebook e YouTube.