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La Sardegna tra Pisa e Aragona. Quali continuità nei rapporti dell’isola con la Toscana nel tardo medioevo
Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio30 gennaio 2025

Giovedì 30 gennaio ore 17:00 vi aspettiamo presso la Basilica di San Saturnino in piazza San Cosimo a Cagliari per l’incontro “La Sardegna tra Pisa e Aragona. Quali continuità nei rapporti dell’isola con la Toscana nel tardo medioevo”.

Lorenzo Tanzini, Professore ordinario di Storia medievale Università di Cagliari, terrà l’incontro nell’ambito della rassegna “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” a cura di Maria Antonietta Mongiu e Francesco Muscolino.

 

Nella retorica auto definitoria piacerebbe affermare che i versi “Noi siamo sardi” fossero di Grazia Deledda. Così non è. “Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, /romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi [..]. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, /di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, /di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. /Noi siamo sardi”. La domanda se sia necessario, per auto riconoscersi, ricorrere alla storia e al paesaggio come luoghi di autocelebrazione e non piuttosto di eventi fattuali con cui relazionarsi con strumenti complessi. Con questi si fanno vere scoperte. La traiettoria mitocentrica che riguarda periodi passati dell’isola, dall’età del bronzo all’epoca giudicale o i paesaggi cartolina, in realtà paesaggi rurali, testimonia, ancora una vota, una visione della storia poco attendibile se non addirittura stravolta. Una visione che con facilità veicola informazioni sbagliate quanto pericolose. Tuttavia, la poesia attribuita a Grazia Deledda riassume le articolazioni di un’insularità fatta di identità plurali, spesso schematizzate in forme etnocentriche; come se la Sardegna fosse altro e altrove dalle terre abitate da molte etnie e, quindi, plurali e meticce. Prendiamola, quella poesia, in prestito perché la narrazione dell’isola, come avviene nei Dialoghi di Archeologia Architettura Paesaggio, approda ad un’efficacia, altrimenti, poco conseguibile. Se si prende, per tutte, la narrazione della storia della Sardegna medievale, è, tradizionalmente, incentrata nel susseguirsi delle geografie della dominazione politica: giudicale, pisana, aragonese. Ma se si entra nel corpo vivo della documentazione la presenza di elementi storici di derivazione pisana o toscana nella Sardegna della fine del Medioevo, mantengono il loro influsso anche durante la fase catalano-aragonese. Solo a confrontare le fonti tardomedievali, si evidenziano aspetti di continuità sul piano della cultura giuridica, delle relazioni, e del tessuto sociale. Sullo spunto di questi aspetti meritano alcuni temi della storia tardomedievale meritano revisioni, perché appiattiti sul dato dei regimi politici. Quanto è più interessante e inerente all’identità futura della Sardegna una riflessione sulle diverse e complesse componenti dell’identità storica sarda.

 

L’incontro si terrà alle ore 17:00 presso la Basilica di San Saturnino oppure potrà essere seguito da remoto in diretta streaming su Facebook e YouTube.

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