L’Ufficio di Conservazione e Restauro del Polo Museale della Sardegna, coordinato dalla dott.ssa Gerlinde Tautschnig sta eseguendo un intervento conservativo e di manutenzione presso il Museo Archeologico di Cagliari.
L’oggetto dell’intervento è la ricostruzione del santuario tofet di Tharros, ideata dall’archeologo Carlo Tronchetti e allestita al piano terra del museo, utilizzando sabbia e piccoli cespugli di macchia mediterranea tipica delle zone costiere della Sardegna.
I reperti esposti provengono dalla collina di Su Murru Mannu, dove nel 1962 fu rinvenuto il tofet della città di Tharros, che come gli altri centri urbani fenici e punici aveva un’area santuariale dedicata alla sepoltura dei resti dei membri più giovani della comunità, bambini nati morti o deceduti nei primissimi anni di età. Il tofet accoglieva in un’area recintata le urne in terracotta con i resti incinerati e le stele con raffigurazioni umane o simboliche di significato sacro.
Nella ricostruzione del museo sono esposti 31 reperti in terracotta (urne, lucerne, coperchi e coppette) e 14 stele di pietra arenaria, materiale probabilmente reperito in loco, per via della conformazione geologica ricca di arenaria eolica pleistocenica.
Il substrato sabbioso sul quale sono collocati i reperti presenta considerevoli depositi di polvere, frammenti cartacei, ragnatele ecc. I reperti lapidei sono segnati da depositi incoerenti (polvere e sabbia), depositi coerenti (patine biologiche, incrostazioni), fessurazioni e mancanze. Sui reperti in ceramica si rinvengono oltre ai depositi di particellato atmosferico, lacune e abrasioni delle decorazioni e mancanze del corpo ceramico.
L’intervento consiste nella verifica dello stato di conservazione con l’analisi e la diagnosi del degrado di ogni reperto, l’asportazione dei depositi incoerenti, l’esecuzione di interventi conservativi accertati nella fase di verifica, la rimozione di materiali e oggetti estranei presenti nel substrato arenario. La documentazione fotografica, la compilazione della scheda conservativa di ogni reperto e della scheda dell’intervento eseguito completano le attività.
La dott.ssa Tautschnig, con la collaborazione della tirocinante Eleonora Murroni e dell’addetto ai servizi ausiliari del Museo Roberto Meloni, eseguirà l’intervento sia sui manufatti lapidei che sugli oggetti ceramici.
L’intervento conservativo sarà visibile al pubblico, che potrà osservare le attività dalle varie postazioni che si affacciano sul tofet.
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