Giovedì 20 alle ore 18:00 presso la Basilica di San Saturnino, Piazza San Cosimo, Cagliari, si terrà il ventesimo appuntamento dei “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio” organizzati dal #MuseoArcheologicoCagliari.
Questa settimana Romano Cannas, giornalista già Direttore sede regionale RAI, terrà un incontro dal titolo “Da Bortigali al mondo: il percorso di Radio Sardegna, prima radio libera”.
L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube.
La cronaca, diventata storia, racconta che il 7 maggio 1945 una voce urlò «La guerra è finita… la guerra è finita! A voi che ci ascoltate, la guerra è finita!” La voce che, rompendo il rumore della guerra, annunciò al mondo la fine della guerra in Europa proveniva da un’isola del Mediterraneo e da una radio, nata nella Sardegna più interna.
Un paese del Marghine, dal bellissimo e antichissimo nome, Bortigali, le diede i natali. Quel 7 maggio il Capo di Stato Maggiore del governo tedesco aveva firmato la resa della Germania e da un luogo, sconosciuto ai più, la notizia si diffuse, velocemente, nel mondo. A prova che la storia la fanno non solo i grandi personaggi ma pure anonimi giovani in un paese, altrettanto, anonimo.
Si narra che tra le 14 e le 14, 15 un marconista, Quintino Ralli, abbia captato da una radio di Algeri la resa dei tedeschi e che il direttore di una radio, chiamata Radio Sardegna, Amerigo Gomez, urlasse quella frase che rese pubblica la fine di una tragedia e restituisse la democrazia, troppo a lungo, negata dal fascismo. Ma Radio Sardegna non era nata in quell’istante, pur così pregnante.
Quando comunicò al mondo la libertà riconquistata, operava già da due anni con un drappello di giovani, variamente assortiti, di cui solo uno era sardo. Nacque ottanta anni fa e corre l’obbligo di celebrarne il compleanno. All’indomani dell’armistizio, iniziò le trasmissioni, in una grotta di Bortigali, scavata nella trachite, con un nome, Radio Sardegna, così identitario che, a lungo, sarà un marchio di cultura e di qualità. Si trattava della prima radio libera dopo gli anni dell’Eiar, voce della propaganda e della censura fascista.
Un anniversario importante per riflettere non solo su Radio Brada di Bortigali, come veniva anche chiamata, ovvero libera, con un aggettivo che rimanda anche alla libertà di cui godono gli animali nelle nostre campagne, ma anche sull’attualità dell’attuale informazione, sempre più condizionata dai social. Dopo l’epopea di Bortigali, Radio Sardegna si trasferisce a Cagliari.
E qui l’isola entra nella leggenda, il 7 maggio del 1945, con quell’annuncio, primo al mondo, della fine della Seconda guerra mondiale, venti minuti prima della mitica Radio Londra: «La guerra è finita… la guerra è finita! A voi che ci ascoltate, la guerra è finita!” annuncio, ripetuto tre volte, e da iterare, ogni tanto, per non dimenticare.
Un pezzo di memoria che lo straordinario archivio della Rai conserva, consultabile, da alcuni lustri, anche nella Sardegna Digital Library.