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Il sarcofago di Grecà

Recandosi al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è possibile ammirare, nel cortile esterno all’edificio, uno dei sarcofagi di età romana più importanti e suggestivi della Sardegna: il sarcofago di Grecà.

Rinvenuto in un’area funeraria a nord ovest della città di Cagliari, nei pressi della laguna di Santa Gilla, appare riccamente decorato con festoni di fiori e colonne e si ascrive a un periodo compreso tra il IV e il V sec. d.C.
La parte più importante del sarcofago si trova al centro, dove è possibile scorgere una tabula ansata caratterizzata dalle lettere D M, classica invocazione latina agli dei Mani protettori dei defunti, con all’interno un’epigrafe in caratteri e lingua greca. Quest’iscrizione, in lingua e caratteri differenti rispetto all’invocazione, denota un chiaro riutilizzo, probabilmente per una differente deposizione.

Il testo in greco risale ad un’epoca tarda, ricco di volgarismi ed errori: questo ha reso i contenuti del testo difficilmente decifrabili, generando con il passare del tempo una ricca serie di interpretazioni.
Fra queste, quella maggiormente accreditata ricostruisce la storia di una monaca di origini orientali di nome Grecà, sfuggita dalla guerra iconoclasta fra l’VIII ed il IX secolo e rifugiatasi in Sardegna.
Ancora oggi, tuttavia, il mistero di Grecà pare lungi dall’essere risolto: è di quest’anno l’ultimissima lettura dell’iscrizione ad opera della professoressa Rossana Martorelli, ordinaria dell’Università degli Studi di Cagliari.
La nuova ipotesi è stata presentata all’interno di un articolo dal titolo “L’epigrafe di Grecà. Nuove ipotesi di lettura nel contesto della Cagliari bizantina”, contenuto nel volume Studi in memoria di Giuseppe Roma, e verrà presentata in autunno in una conferenza che la docente terrà al Museo.

Oltre a rappresentare una lettura particolarmente affascinante, l’esistenza di questa nuova ipotesi dimostra l’inesauribile interesse che questo reperto straordinario è ancor oggi capace di suscitare negli studiosi.

Testo e foto di Matilde Sara Frau

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