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Planimetrie e percorsi

Il percorso espositivo si articola su tre piani, a scendere. Tutti seguono il corso delle antiche mura spagnole, inserite all’interno del museo. La presenza di uno spazio vuoto, al centro, permette una visione ampia della collezione che spazia dagli inizi del 15° secolo fino al Contemporaneo.

La presenza dell’ascensore rende la struttura accessibile.

 

Primo piano

Il fulcro dell’esposizione è costituito dai retabli, le grandi pale d’altare suddivise in scomparti, che ornavano le chiese del Quattrocento e del Cinquecento. Le opere di artisti catalani e sardi, come i Cavaro o Antioco Mainas, rendono questa sezione eccezionale.
È anche esposto un raro acquamanile in bronzo, a forma di pavone, rinvenuto in località San Salvatore a Mores (Sassari), risalente all’anno 1000 ca., opera di maestranze islamiche.
Completa l’esposizione un Reliquiario dei SS. Martiri di Sardegna in mogano con intarsi di ebano, avorio, tartaruga e inserti in ottone, datato al 1615-1620 ca.

 

Piano ammezzato

Nel secondo piano sono collocate le opere, prevalentemente di tematica religiosa, che coprono il periodo dal 1600 al 1700. I dipinti sono opera di artisti genovesi, emiliani, romani e napoletani, che lavorarono per le diverse chiese della città di Cagliari.

 

 

Piano inferiore

Nell’ultimo piano si trova la sala per conferenze ed eventi. Sono qui esposte le tele dell’800 e del 900, con esempi della ritrattistica tipica dell’epoca e del realismo verista che trova riscontro nella raffigurazione delle attività agricole e dei paesaggi rurali. L’esigua collezione è frutto di donazioni testamentarie, di opere commissionate dalla comunità cittadina per onorare i personaggi illustri e di acquisti effettuati dallo Stato.

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