Il percorso espositivo della Pinacoteca si articola su tre piani, dall’alto verso il basso. L’accesso avviene dal terzo piano del Museo archeologico.
L’allestimento rispetta e segue il corso delle antiche mura spagnole, incastonate all’interno del museo. La presenza di un vano vuoto al centro, oggi valorizzato dalla presenza di un grande retablo dipinto, permette una visione ampia di pressocché tutta la collezione, che spazia dagli inizi del 15° secolo fino al Contemporaneo.
La presenza dell’ascensore rende l’intera struttura accessibile e fruibile.
Il fulcro dell’esposizione è costituito dai retabli, grandi pale d’altare suddivise in scomparti dipinti, che ornavano le chiese del Quattrocento e del Cinquecento di Cagliari e della Sardegna meridionale. L’eccezionalità della raccolta, vero e proprio unicum nel panorama nazionale italiano, permette di ammirare opere di artisti catalani – come Joan Mates, Rafael Thomas e Joan Figuera – e artisti sardi – come i Cavaro, Antioco Mainas, Francesco Pinna – che ebbero un’importanza sostanziale nella storia dell’arte in Sardegna.
Altre opere che spaziano dal Cinquecento, passando per il Sei e Settecento, di scuola fiamminga, napoletana, genovese, romana, emiliana, veneta e spagnola sono esposte alle pareti del museo, rimarcando il dialogo serrato che l’Isola ha sempre intrattenuto con altri centri sulle sponde del Mediterraneo e in tutta Europa.
L’esposizione è arricchita da un prezioso Reliquiario dei SS. Martiri di Sardegna in mogano con intarsi di ebano, avorio, tartaruga e inserti in ottone, datato al 1615-1620 ca. e da una selezione di preziosi gioielli sardi e statuine lignee votive.
Nel secondo piano sono collocate opere dell’Ottocento sardo-piemontese, con un’interessante collezione di ritratti, tra cui spicca quello del Canonico Spano, figura illuminata della Sardegna del positivismo ottocentesco, fondamentale per la storia dell’isola e dei Musei Nazionali di Cagliari.
La pittura novecentesca isolana è testimoniata da pittori quali Stanis Dessy, Pietro Antonio Manca, Cesare Cabras, Mario Delitala, Giovanni Ciusa Romagna e spazia tra tematiche quali la vita agreste, gli abiti tradizionali, i paesaggi, i ritratti e le nature morte.
Anche altri artisti contemporanei, alcuni ancora viventi, trovano uno spazio espositivo prominente in quest’area: l’obiettivo del museo è di incrementare le proprie collezioni con vivo interesse verso l’arte dei nostri giorni.
Il piano ospita, inoltre, le toilette.
Nell’ultimo piano si trova uno spazio dedicato alle mostre temporanee. Attualmente è esposta l’importante donazione effettuata nel 2021 dall’artista e maestro orafo Italo Antico.